Si torna in pista a
Jerez per il secondo test IRTA in programma dal 16 al 18 febbraio sulla pista
Andalusa. Dopo l'esordio di Valencia il Team JiR sfrutterà questa tre giorni per testare nuovi componenti, sviluppati in collaborazione con i propri partner e portati in Spagna per provare diverse configurazioni che possano aiutare i due piloti a trovare la posizione in sella a loro più congeniale. Accossato ha disposto nuovi comandi e manubri con diversi avanzamenti, Lightech pedane regolabili per permettere il miglior confort dei piloti, per l'aerodinamica Plastic Bike ha realizzato un nuovo codone e la specializzata Fabbri Accessori diverse configurazioni di plexiglass per approfondire la diversa resistenza all'aria. Rilevante l'aspetto prestazionale, sul quale in vista di questi test ha lavorato la milanese SC-Project sviluppando un nuovo impianto di scarico. Potendo contare su prestazioni motoristiche similari a quanto di qui a poco verrà usato in Campionato, il Team JiR effettuerà una comparazione con le diverse mappature sfruttando motori che, dopo la consueta revisione effettuata dai tecnici, verranno adoperati per circa 1.500 km. Questo chilometraggio è normalmente sufficiente per 8 giorni di test complessivi, corrispondenti a circa 3.000 km, dopo i quali il motore viene revisionato con l'importante intervento della sostituzione delle componenti di banco. Continua così la marcia di avvicinamento all'avvio del moto mondiale dei due portacolori del JiR team Johann Zarco e Eric Granado, con anche una sessione ulteriore di test, questa volta privati, prevista per il 28 e 29 febbraio sul circuito di Albacete. |
Con Johann stiamo lavorando in particolare sulla posizione in sella, lui si porta dietro dalla 125 alcuni automatismi ed abitudini che su una moto pesante e potente come la Moto2 dovranno essere in parte rivisti, come ad esempio le diverse spinte che devono essere impresse alle pedane e ai semimanubri. A Valencia abbiamo lavorato molto andando anche a modificare alcuni elementi secondo le sue esigenze, lavoro che ci è servito per dare indicazioni precise e puntuali ai nostri fornitori affinché ci producessero per Jerez dei pezzi più rifiniti. Soprattutto questi particolari avranno molteplici possibilità di regolazione, molte di più dello standard. Questo è un passo fondamentale perché evidentemente la posizione del pilota influenza il comportamento dinamico della motocicletta, quindi sarebbe inutile cominciare ad intervenire sulle regolazioni di telaio e sospensioni. Johann ci dà molti feedback, è un pilota attento e scrupoloso, con le sue idee ma anche aperto ai nostri consigli, quindi confido che già in questi tre giorni riusciremo a trovare il compromesso per incominciare a lavorare sulle regolazioni delle sospensioni, supportati dalla telemetria. |
Eric è molto giovane, viene dalle 125 che sono moto completamente diverse dalle nostre Moto2 quindi il lavoro finora si è concentrato sul fargli prendere confidenza con i diversi pesi e potenze. Lui è alto, finora abbiamo tenuto una moto leggermente più reattiva per aiutarlo negli inserimenti in curva in modo che non soffra troppo fisicamente, ma nel proseguo dei lavori andremo a definire meglio le quote a lui più congeniali affinché lui possa apprendere meglio i segreti di questa moto. Per ora abbiamo assecondato le sue richieste nel senso di avvicinare i parametri della moto alla sua fisicità, ma già a Jerez inizieremo il lavoro contrario ovvero far lavorare lui per adattarsi alla moto. Per adesso ci siamo mantenuti su regolazioni ciclistiche base così da dargli il tempo di capire come la moto reagisce alle variazioni, anche le più minime, in modo che anche i suoi feedback col tempo possano diventare più precisi facilitandoci il lavoro. |
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